
Endocrinologo e Andrologo
VISITA ENDOCRINOLOGICA
L’endocrinologia è lo studio degli ormoni. Essi influenzano o controllano una vasta gamma di attività fisiologiche, come la crescita, lo sviluppo, la pubertà, il livello di vigilanza, regolazione dello zucchero e l’appetito, la crescita delle ossa ecc, pertanto all’endocrinologo compete anche una patologia come il diabete e tutte quelle patologie legate al funzionamento degli ormoni e delle ghiandole che li producono: in primis, per incidenza e prevalenza, le malattie della tiroide e delle paratiroidi che possono riscontrarsi frequentemente nella popolazione giovane ed adulta; inoltre, sono patologie di interesse endocrinologico, il diabete mellito, l’obesità e le sindromi metaboliche, le malattie endocrinologiche del bambino e dell’adolescente, i disturbi dell’accrescimento, le malattie dei surreni, le patologie ipofisarie e l’osteoporosi.
Durante una visita endocrinologica il medico specializzato raccoglie informazioni anamnestiche sul paziente (storia familiare, storia personale patologica e alimentare, sintomatologia). A ciò si aggiunge un’accurata visita clinica cui può seguire la prescrizione di esami e farmaci specifici.
L’endocrinologo si avvale inoltre, se necessario, dell’ecografia della tiroide che può offrire informazioni aggiuntive alla visita clinica e favorire una più completa e accurata diagnosi e terapia per il paziente.
VISITA ANDROLOGICA
In ambito maschile, il medico di riferimento è l’andrologo, ovvero il ginecologo dell’uomo, quel medico specializzato in un ramo della scienza nel quale si incontrano vari aspetti della salute e della psicologia maschile, quali: l’urologia, l’endocrinologia, la sessualità. Grazie all’andrologia, ogni uomo può trovare appoggio sia per quanto riguarda la sfera sessuale dal punto di vista più pratico sia per quanto riguarda la possibilità di fare prevenzione e di curare la salute del proprio apparato uro-genitale.
Quando fare una visita andrologica?
Ogni uomo dovrebbe rivolgersi all’andrologo ogni volta che riscontra dei problemi, o semplicemente desidera essere più informato, riguardo all’apparato uro-genitale. I motivi possono essere diversi: dal semplice controllo alla rilevazione di qualche disfunzionalità, fino alla possibilità di curare particolari sintomi e dolori. Non c’è un’età precisa da cui iniziare a rivolgersi ad uno specialista per una visita andrologica: si può dire che è consigliata dall’adolescenza, quindi dallo sviluppo dell’apparato riproduttivo, alla vecchiaia. In particolare, la prima visita andrebbe fatta tra i 14 ed i 16 anni, la seconda tra i 18 e i 20, la terza tra i 35 e i 40, ecc.
È molto importante rivolgersi all’andrologo: è l’unico modo per riscontrare eventuali problematiche inerenti alla sfera sessuale maschile, alcune delle quali possono influenzare la futura fertilità o infertilità del paziente. Le problematiche andrologiche più diffuse sono:
la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce, la fimosi (restringimento del prepuzio), il varicocele (dilatazione delle vene di un testicolo), l’idrocele (raccolta di liquido intorno al testicolo), il tumore testicolare (in particolare nei giovani maschi di età compresa tra i 15 e i 35 anni).
L’andrologo si avvale, inoltre, se necessario, di esami ecografici quali l’ecografia o ecocolorDoppler testicolare, penieno e l’ecografia prostatica, condotta per via sovrapubica o transrettale, che possono offrire informazioni aggiuntive alla visita clinica e favorire una più completa e accurata diagnosi e terapia per il paziente.
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